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protoplasmatica del filamento (b, d). Come si disse, i filamenti sono ramificati; al punto, in cui un ramo si stacca, esiste di solito un’articolazione, sicchè il
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) le caratteristiche strie trasversali, ed i nuclei ovali che stanno sotto al sarcolemma; 2.o cellule adipose e, più spesso, gocciole adipose (fig. 36 b
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(fig. 37 b) (sin. cryptococcus cerevisiae) consta soltanto di cellule rotonde o, più spesso, ovali, lunghe 4-8 µ, a contorno spiccato, e ad aspetto che
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può esser veduta che a fortissimi ingrandimenti. Sono di regola tinte in giallo dalla bile. b) il grasso. Esso si presenta sotto due forme principali
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’amido (simili a quelle descritte nei liquidi del vomito, fig. 36 a a), fibre spirali (fig. 38 b), dei pezzetti di tessuto cellulare o cellulo-vascolare
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Le uova di oxyuris vermicularis (fig. 40 b) sono lunghe 52- 55 µ, larghe 27-30 µ, e sono asimmetriche, poichè, viste di fianco, hanno il contorno di
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maschio (fig. XXVI B) è lungo 0,88 mm, grosso 44 µ, la femmina (fig. XXVI A) è lunga 1,20 mm, grossa 62 µ. Il maschio ha testicolo bianco splendente
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presentare anche delle forme rotonde, giovani, non giunte a completo sviluppo (Tav. 6a, fig. 59 b). Per l’epitelio vibratile, invece, la desquamazione
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Esse si presentano (fig. 44 b c d) sotto forma di corpi rotondeggianti od ovali, o leggermente poligonali ad angoli arrotondati, del diametro di 20
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, così, piu scolorati, ridotti a semplici anelli (fig. 7 b); oppure, avendo soggiornato a lungo nel polmone, hanno già subito una disaggregazione in
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pulire i vetri della preparazione. Quelli di natura animale sono rappresentati dai fili di lana (Tav. 1.a, fig. 1.a b), riconoscibili alle linee
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liquido che li circonda e diventano, così, meno visibili; b) leucociti in buon numero; c) grossi epitelî polmonari con pigmento, grasso o mielina
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. 2 a); abbassando leggermente il tubo dell’istrumento, al contrario, acquistano orli scuri e centro chiaro (fig. 2 b). Questa apparenza del centro del
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cellule epiteliche più giovani (Tav. 6a, fig. 59 b) cioè con forma tendente alla ovale o poliedrica, più bianche, a protoplasma più granuloso, a
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trovati nello scolo di una vecchia affetta da cancro epitaliale del collo uterino; vi si scorgono delle grandi ed appiattite piastre epidermoidali (b
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cellule che, quando sono in notevole quantità, impartono il loro colorito al colostro. Le cellule della seconda specie (fig. 58 b), a cui di solito
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determinarsi sperimentalmente) presentano una stria d’assorbimento fra le linee b ed F.
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b) Si versano alcuni Cc. di orina in un tubo d’assaggio, poi, inclinato questo dolcemente, si aggiunge un po’ d’acido nitrico puro, incoloro
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sferici, di un diametro variante fra i 5 ed i 12 µ (Tavola 1.a, fig. 3 a, b), di color bianco, a superficie leggermente granulosa, sicchè il loro contorno
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soltanto un po’ più pallidi. Talvolta sono usciti dalla cellula lasciando un incavo, una nicchia (fig. 61 b). Qual’era la significazione di questi globi
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113. b) Epitelio dei bacinetti, ureteri e vescica (Tav. 6a, fig. 63, 64, 65). - In tutte queste parti, ad onta del disaccordo degli autori su questo
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modifica non di rado i caratteri. Ora il protoplasma è così opaco che i nuclei riescono invisibili (fig. 64 b b'); ora il protoplasma delle cellule
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rotolare nel campo del microscopio. - Oltre ad esse si osservano, ma più rare, delle forme epiteliari più giovani (fig. 59 b), che ne differiscono perchè
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renali; oppure allorchè sono contenuti in qualcuna delle varietà dei cilindri orinosi (Tav. 7a, fig. 72 b, fig. 76 d). Sono poi criteri di probabilità
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una o forse due specie di Bilharzia (Distomum o Bilharzia haematobium, e D. o B. capensis). Questo trematode a sessi separati, che si annida
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cellule sferiche (fig. 69 b), piuttosto pallide, a contorno delicato, riunite di frequente fra loro a gruppetti; sono del tutto immobili e si
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134. b) Vegetali. Abbiamo veduto come, lasciando a sè le orine di individui sani, vi si sviluppino varie forme vegetali (Tav. 6a, fig. 69). Le più
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b) cristallizzati.
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b) Acido ippurico. - È sotto forma di prismi romboidali; talvolta di aghi. Può assomigliare ai cristalli di acido urico e di fosfato triplo, ma
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b) Cronica. - Orina scarsa (in quantità molto variabile da un giorno all’altro); di colore brunastro (la cui intensità è generalmente in ragione
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27. b) Animali. - Due vermi vennero osservati nel sangue umano; e sono propri dei paesi caldi. L’uno è il Distomum Haematobium, di cui non dobbiamo
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, composto di una doppia lente superiore (b), e di una lente piano-convessa inferiore (c). Tra l’una e l’altra è disposta la fessura, che può essere
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ingrandimento di 400-500 diametri (b) queste linee devonsi vedere, per lo meno nella parte marginale del guscio, anche a luce centrale; ad un buon ingrandimento
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stato in parte intercettato dalla fessura d) la lente b, ed infine, dopo essere stata decomposta in spettro dal sistema di prismi, arriva all’occhio
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sangue di uomo, di cane, ecc., da quello di uccello, pesce, rana, ecc. Nella fìg. 6.a b sono disegnati globuli di pollo riprodotti colla potassa col
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grassi, sono: a) globuli rossi in quantità variabile, generalmente, però, scarsi; di solito appaiono ben conservati e colorati; b) cellule incolore di
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Gli scolici (fig. 9 b), hanno corpo alquanto allungato, e sono appena visibili ad occhio nudo, avendo una lunghezza di 0mm,20 ed una larghezza di 0mm
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assai grosse (30 µ. e più) piene di gocciole adipose (d); 3.o cellule protoplasmatiche, spesso allungate, con nucleo nucleolato (b); 4.o cellule ed
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, non sempre ben conservate, ma tuttavia ben riconoscibili; 2.o lembi di cellule ricordanti l’epitelio pavimentoso (b); 3.o buon numero di cellule di
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glicerina) si ritrae, sicchè la sua linea di contorno è distinta da quella della membrana che la contiene (fig 29 b).
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quest’ultima (fig. 33 b). Fra le singole diramazioni del fungo e gli articoli da cui hanno origine non v’ha alcun sepimento, sicchè il lume di quelle
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sostanza propria, le file di spore presentansi sotto due forme (fig. 34 b), poichè nel maggior numero di casi le spore conservano il loro aspetto splendente
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articoli corti (b) in cui distinguonsi una membrana ed un contenuto finamente granuloso. Qua e là, poi, si osservano grandi ammassi di spore ovali.
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G. B. uomo robusto, poco più che trentenne ha da anni un eczema intertrigo alla superficie interna della coscia sinistra in tutta la regione
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b) P. animali.
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bolle di acido carbonico, e rimangono le cellule epidermiche cornee (Tav. 2a, fig. 20 b), isolate o riunite a gruppi, col loro aspetto caratteristico
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